La reflessologia plantare
La Reflessologia Plantare o Trattamento Zonale del piede
Un po’ di storia:
La Reflessologia Plantare è una tecnica antica di millenni, secondo la leggenda, nata nell’estremo oriente.
Essa si basa su una conoscenza popolare intuitiva, (come, ad es., lo sfregare di un parte del corpo per lenire un dolore), raffinatasi in una forma di trattamento metodico manuale.
Le prime notizie sulla reflessologia ci vengono, però, dall’Egitto e precisamente dalla Piramide detta del Gran Sacerdote o del Grande medico che si trova nella località di Saqqara, l’unica Piramide a gradoni esistente in Egitto.
Al suo interno è stato rinvenuto un dipinto murale che risale al 2030 A.C., nel quale si vedono chiaramente due schiavi che eseguono il massaggio riflessologo su mani e piedi.
E’ pertanto logico pensare che questo tipo di trattamento sia nato nel bacino del mediterraneo e che di qui si sia diffuso seguendo l’emigrazione egizia.
Nel corso dei secoli si hanno poi altre notizie di questo tipo di trattamento diffuso nel mondo e rivisto all’inizio del secolo da William Fitzgerald.
All’inizio si utilizzavano oggetti appuntiti, pinze o elastici per indurre l’effetto analgesico desiderato. Grande scoperta se si pensa che questo metodo poteva sostituire le sostanze stupefacenti, allora unico rimedio conosciuto per placare i forti dolori.
William Fitzgerald, un giovane otorino laringoiatra americano, che soggiornò a Londra e poi a Vienna all’inizio del secolo sostiene che il corpo umano si può dividere in 10 fasce che hanno origine dalla testa per terminare sulla punta delle dita delle mani e dei piedi.
Considerando una linea dritta e verticale che passa in corrispondenza della colonna vertebrale, si evidenziano 5 fasce sulla destra e 5 sulla sinistra.
A questo schema si aggiungono tre fasce orizzontali, una in corrispondenza delle spalle, una della zona della cintola ed una all’altezza delle anche. Il corpo in questo modo presenta anche una divisione in tre fasce una superiore, una centrale ed una inferiore.
Fitzgerald sostiene inoltre che ogni azione esercitata in un punto qualsiasi di queste fasce ha un’azione riflessa in un altro punto della medesima fascia.
Questa ideale figura viene trasferita sui piedi, plantarmente, dorsalmente e lateralmente; la linea verticale e centrale è posta tra i due piedi, le linee orizzontali corrispondono, la prima all’articolazione metatarso falangea, quella mediana all’articolazione metatarso tarsica e la terza forma una sorta di anello attorno alla caviglia.
In linea di massima, apparati ed organi che nell’uomo si trovano a destra, si riflettono sul piede di destra ed apparati ed organi che nell’uomo si trovano a sinistra, sul piede sinistro.
La figura umana è proiettata nel piede in posizione fetale, con il viso rivolto dalla parte dorsale, le gambe ripiegate ed i piedi appoggiati alle natiche.
Quindi da una prima ed elementare suddivisione, troveremo le parti del capo sulla parte superiore del piede (dita) e così via proseguendo verso il tallone.
Le mappature rappresentano una trasposizione geografica dell’universo uomo posto nel piede.
In realtà, gli studi di Fitzgerald hanno rilevato che i punti riflessi si trovano anche sulla mano, sul palato, sulla testa e sull’orecchio, tuttavia esperienze successive hanno confermato che questi punti sono, rispetto a quelli del piede, difficili da repere e spesso sovrapposti l’uno all’altro.
…..Antica arte per nuovo benessere!!