La storia dello Shiatsu
La sua realtà
La storia dello Shiatsu, il suo mondo stesso, è molto più ricco e sfaccettato di quanto si possa credere.
Appena introdotto in Europa era una disciplina “per pochi”, un trattamento “di nicchia”.
Durante circa 40 anni si è diffuso moltissimo raggiungendo ogni ceto sociale; migliaia di persone di diversa età’, sesso e condizione sociale si accostano oggi a questa disciplina, per apprenderla e per riceverla. Per nutrirsi, giorno dopo giorno.
Questa pratica ha stimolato anche in Italia l’interesse e la voglia di ricercare e integrare nella nostra cultura.
Il percorso formativo è molto interessante, articolato e ricco.
Il professionista deve affrontare studi di fisiologia e anatomia umana, Medicina Tradizionale Cinese, oltre che lavorare sul sensibilizzarsi verso l’ascolto del linguaggio del corpo e l’approccio rispettoso al ricevente. Il percorso formativo è di circa quattro anni e la filosofia che ne è alla base diventa parte della nostra esistenza.
Il tocco ineguagliabile che il professionista Shiatsu coltiva negli anni di studio è sostenuto dallo studio costante delle tecniche e dai continui aggiornamenti annuali resi obbligatori dalla Federazione di appartenenza.
“Desidero ricordare che nell’Abruzzo terremotato avete trovato lo Shiatsu ed il Suo cuore,
che ci trovate in affiancamento alle ostetriche; ed ancora, anziani, malati terminali,
bambini sofferenti, invalidi trovano beneficio nel tocco lento e ritmato dello Shiatsu.”
(Tratto dal mio articolo “Shiatsu e istituzioni” – pubblicato nel giugno del 2012 sulla rivista “Shiatsu News”