Mindful Eating, il protocollo
Mindfulness, “Porre attenzione in un modo particolare, intenzionalmente,
nel momento presente e in modo non giudicante”
Jon Kabat-Zinn (ideatore della Mindfulness)
Il protocollo Mindful Eating è costituito
da tre grandi parti
1) Mindfulness
Il protocollo MB-EAT (Mindfulness-Based Eating Awareness Training) è strutturato in modo da introdurre gradualmente (parallelamente agli esercizi di alimentazione consapevole), elementi della pratica meditativa, con una particolare enfasi ai temi della consapevolezza di sé, dell’auto-accettazione, della compassione non giudicante e della disattivazione del “pilota automatico”, temi molto cari alla mindfulness. Il programma è volto a generalizzare l’atteggiamento mindful alla vita quotidiana e alle diverse attività e situazioni con le quali ci confrontiamo ogni giorno.
2) Alimentazione Consapevole
Gli obiettivi dei vari esercizi di alimentazione consapevole includono i seguenti:
- consapevolezza delle sensazioni fisiche di fame ed i diversi tipi di sazietà;
- mangiare con consapevolezza tutte le tipologie di cibo;
- riuscire a trarre piacere da piccole quantità di cibo;
- imparare a fare scelte di cibo consapevoli;
- consapevolezza delle qualità non nutritive di alcuni cibi.
3) Homeworks
I partecipanti al programma sono incoraggiati a svolgere la pratica autonomamente a casa fra un incontro e l’altro. Gli homeworks costituiscono, infatti, parte fondante del protocollo. Senza la pratica a casa, a ben poco servirebbero gli incontri con il trainer. Questi esercizi costituiscono sfide di difficoltà crescente, partendo dal mangiare consapevolmente uno snack o un pasto, fino a generalizzare questo atteggiamento a tutte le esperienze alimentari. Inizialmente il focus attentivo è volto su un singolo aspetto dell’esperienza alimentare (es.: sapore, odore, …) al fine di costruire una specifica abilità per volta.
Gli homeworks successivi incoraggiano, invece, l’integrazione di abilità multiple, portando l’attenzione simultaneamente su diversi aspetti dell’esperienza alimentare (es.: sensazioni fisiche della fame, processi di scelta dei cibi, sapore, consistenza, pensieri, emozioni che precedono e che accompagnano l’atto del mangiare,…). Inoltre, gli homeworks prevedono esercizi di meditazione strutturata, letture ed esercizi di consapevolezza.
La Mindful Eating si differenzia per molti aspetti dagli altri strumenti volti a rispondere alla sovra-alimentazione.
Uno di questi: è il primo programma che non dice alle persone cosa mangiare e cosa non mangiare, incoraggiandole, al contrario, a mangiare ogni categoria di cibo.
Analizzeremo la struttura del protocollo durante la serata di presentazione che si terrà
presso il Centro Shiatsu di Orbassano mercoledì 27 marzo 2019 dalle ore 20,30
- Al Centro Shiatsu puoi richiedere incontri individuali e partecipare a percorsi di gruppo.
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Nato, cresciuto e laureato a Torino, sono uno psicologo specializzato da più di 10 anni nei disturbi dell’alimentazione.