Shiatsu, Parkinson e Parkinsonismo

La prima emozione che viene in mente nominando la tecnica dello Shiatsu è relax.
In effetti il trattamento Shiatsu ha come primo risultato la distensione della muscolatura, ricevi lo Shiatsu e senti la tensione allentarsi.
Anche e non solo per questa sua caratteristica lo Shiatsu risulta molto efficace quale complemento alle terapie per il morbo di Parkinson,
rilassa la muscolatura, calma i tremori e dissolve la rabbia.
Per l’appunto, secondo la Medicina Tradizionale Cinese, muscoli e rabbia sono governati dal medesimo livello energetico.
Tuttavia lo Shiatsu tratta “la persona” e non la malattia, per questa ragione gli effetti saranno assolutamente individuali e lo Shiatsu si prenderà “cura” delle personali necessità del corpo-mente-spirito.
Utilissimo quando il soggetto affetto da Parkinsonismo soffre di demenza, disturbi cerebrali, depressione, in presenza di tossine e situazioni di stress.
Da oltre 20 anni la tecnica dello Shiatsu viene proposta con buoni risultati al malato di Parkinson e anche la mia esperienza è sempre stata positiva.
Lo shiatsu si pratica per lo più con pressioni per niente fastidiose, anzi gradevoli.
Mai si sforza il ricevente con impastamenti o rotazioni, esercizi che potrebbero risultare faticosi.
Il trattamento si riceve con cadenze settimanali o quindicinali e gli incontri danno ottimi risultati a qualsiasi livello della malattia.
Si riceve sul lettino o su sedia.
Il ricevente impara anche ad aiutarsi nello spazio di tempo tra un incontro e il successivo.
Da provare.

Questi trattamenti sono sempre personalizzati in modalità e tempi,

sempre diversi per ogni persona e per ogni momento,

non c’è un protocollo unico!

Shiatsu è contatto, sostegno, empatia, unità, ascolto e relazione, cura e prevenzione!

Antiche Arti per nuovo benessere!

 

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