Anatomicamente viene distinto in due tratti, l’intestino tenue e l’intestino crasso.

Si stima che durante l’arco della vita passino nell’intestino più di 30 tonnellate di alimenti solidi e oltre 50 mila litri di liquidi.

Intestino tenue
Con un diametro medio di 4 centimetri e lungo sette metri, può essere suddiviso in tre tratti, il primo chiamato duodeno, il secondo detto digiuno e la porzione terminale chiamata ileo.
Tra i tre, il duodeno è il segmento maggiormente coinvolto nei processi digestivi, mentre digiuno ed ileo sono deputati soprattutto all’assorbimento di ciò che compone i cibi (Sali minerali,glucidi,aminoacidi,proteine ecc…)

COLON IRRITABILE, qualche consiglio di base
Un colon che non funziona correttamente, può portare disturbi anche agli apparati muscolari e neurologici (approfondiremo questo argomento nel corso di auto trattamento che partirà ad ottobre…).

Vediamo insieme i sintomi nei quali ci possiamo riconoscere:

  • Sintomi intestinali: dolore, fastidio, gorgoglii addominali
  •  Elevata frequenza di evacuazione e modificazioni della consistenza fecale con presenza di muco.
    Altri sintomi: alitosi, bruciore in gola e sapore sgradevole di amaro,con conseguente reflusso gastro-esofageo. Nausea, vomito, sazietà precoce e mal di stomaco.
  • Sintomi uro-genitali: urgenza di urinare, anche durante la notte, o senso di incompleto e/o difficoltoso svuotamento della vescica.
  • Sintomi generali: mal di testa, dolori muscolari e tendinei, stanchezza cronica e sonnolenza, vertigini, neuro-dermatite, ansia, depressione. IMPORTANTE perdita di appetito e calo di peso associato.

Purtroppo gli alimenti in grado di interferire peggiorando la situazione, non sono comuni a tutti, è quindi necessario un lavoro di inserimento/esclusione di cibi dalla dieta per rilevare quelli effettivamente causa di reazioni.
Facciamo qualche cenno:

La verdura
In molte forme di colite è utile limitare i vegetali molto ricchi di fibra grezza come carciofi, radicchio, finocchio, sedano, cicoria, cipolla, fagiolini, e, in genere, tutte le verdure “dure”, contenenti molto “gambo”.
Sono da evitare del tutto i vegetali che provocano fermentazioni intestinali come cavoli, scorzonera, topinambur e certe varietà di rape.
Bisogna anche fare attenzione agli ortaggi “pesanti” come i peperoni e i cetrioli.Le patate e le carote sono consigliate, insieme a zucchine, zucca, basilico, cannella, rosmarino, timo.

La frutta
La frutta va consumata, ove possibile, lontano dai pasti. Sono sconsigliati cachi, uva, fichi, fichi d’india, frutta secca, castagne, zucca, ciliegie, duroni, anguria, melone, prugne, frutta sciroppata;
in generale, evitare la buccia e i semi.

I legumi
Il consiglio è di ridurre assolutamente i legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli) in caso di colon irritabile: tendono a fermentare nel colon, causando la produzione di gas e la dilatazione delle pareti intestinali e quindi il dolore.

I cereali
Il pane e i cereali integrali, con la loro fibra grezza, non sono adatti per il colon irritabile. Anche il pane bianco e i cereali raffinati possono disturbare chi ha la colite: meglio i cereali semi-integrali.
Purtroppo però se la colite è abbinata alla stitichezza riducendo la presenza di fibre può peggiorare l’evacuazione.

Evitare dolci elaborati.

Tra gli alimenti invece consentiti per trattare la sindrome, si elencano:

  • pesce magro;
  • carne, bianca magra ed anche privata del grasso visibile;
  • uova;
  • verdura (a parte quelle elencate precedentemente)
  • frutta, soprattutto la mela sbucciata per l’elevato contenuto di pectina;
  • pasta, riso ed altri cereali integrali, salvo sintomi soggettivi.

Oltre a questi cibi, vi sono alcune norme e consuetudini che possono migliorare la sintomatologia del colon irritabile.

  • evitare pasti troppo abbondanti e anche i lunghi periodi di digiuno;
  • bere molto e,
  • oltre che scegliere bene gli alimenti, alimentarsi in modo regolare facendo anche una certa attenzione agli orari;
  • mangiare con calma, preferibilmente seduti a tavola;
  • fare se possibile anche una passeggiata dopo il pasto.

 Importante escludere i seguenti metodi di cottura:

  • Frittura
  • Cotture PROLUNGATE
  • Cottura alla brace
  • Cottura alla piastra
  • Cottura “violenta” in padella
  • carne, pesce, uova crudi

Rimedi naturali: per la colite potrebbe essere utile il consumo di:

  • Decotto di foglie di mirtillo durante la giornata
  • Frutti del mirtillo
  • Decotto di malva o di melissa dopo i pasti principali
  • Acqua di argilla – argilla a uso erboristico disciolta nell’acqua la mattina

Una recente ricerca americana infine, ha dimostrato come 2 grammi di zenzero al giorno siano efficaci nel ridurre i sintomi e anche i marcatori dell’infiammazione tipicamente rilevabili in chi soffre di colon irritabile.

Grazie per l’attenzione. Silvia Sclerandi
Centro Shiatsu di Orbassano

 

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