Iridologia
per un'ottima valutazioneL’iridologia naturopatica è un metodo di analisi che si basa sull’osservazione della parte visibile dell’occhio (iride, pupilla e sclera) che, attraverso segni, colori e forme, può fornire indicazioni sullo stato di salute o di malattia dell’organismo. In particolare, consente di valutare l’energia vitale, l’accumulo e la capacità di eliminazione di tossine, gli aspetti costituzionali, le debolezze di organi e apparati, il grado di mineralizzazione, la risposta allo stress, le potenzialità di recupero dell’organismo, insomma, le caratteristiche individuali della persona e le eventuali predisposizioni ad alterazioni funzionali ed organiche.
Si basa sul presupposto che nell’occhio sia rappresentata una mappa che riproduce al suo interno tutto il corpo umano, la sua anatomia e le sue funzioni. Ogni persona ha un’iride diversa, con suoi colori, pigmenti, anelli, rilievi, fenditure e altri segni che la caratterizzano e la rendono unica.
Attraverso la lettura di tutti questi segni, l’iridologo può valutare punti di forza e di debolezza individuali e, non ultimi, i tratti psicosomatici della persona. Tale valutazione consente di individuare le tecniche e le metodiche più appropriate di volta in volta, mirate a riportare o mantenere lo stato di benessere.
Il naturopata iridologo non fa diagnosi, perché questo è un atto medico, ma raccoglie tutti i dati necessari per impostare un percorso naturale di cura e di prevenzione. L’iridologia non è quindi una tecnica diagnostica e non è da considerarsi alternativa alle metodiche mediche (esami radiologici, analisi ematochimiche ecc.).
Oltre ad altre tecniche, il naturopata utilizza l’iridologia come uno strumento di supporto della seduta naturopatica, come conforto e approfondimento su quanto emerge dal colloquio, vero momento chiave di ogni incontro.
Cenni storici
La nascita vera e propria dell’iridologia moderna si può far risalire intorno al 1880, quando l’ungherese Ignaz von Péczely pubblicò l’opera “Avviamento allo studio della diagnosi oculare”. Contemporaneamente in Svezia Nils Liljequist approfondiva, con studi e sperimentazioni, le teorie fino ad allora esposte. Già nel 1670 esisteva una topografia dell’iride e una diagnosi iridoscopica ad opera di Phillippus Meyens. Da allora fino ai giorni nostri molti autori hanno prodotto studi approfonditi in materia, aumentando sempre più il valore scientifico dell’iridologia.
Nonostante sia un metodo di analisi recente, le sue origini sono di lunga data. Già nell’antichità diverse civiltà, tra le quali quella Cinese e quella degli Indiani d’America, riconoscevano come l’occhio umano fosse lo specchio dello stato di salute e delle predisposizioni dell’individuo. Successivamente, il greco Ippocrate (460-375 a.c.) disse: “Tali sono gli occhi, tale è il corpo.” E in periodo Rinascimentale Paracelso scrisse: “Considerate l’occhio nella testa, con quale arte è costruito e come il corpo ha impresso così meravigliosamente la sua anatomia nella sua immagine”.